Dal Neolitico al Medioevo: alla scoperta delle civiltà lungo il fiume
❝Storia e geomorfologia del Bacchiglione sono esposte presso il castello medievale di San Martino della Vaneza, costruito lungo le anse sinuose del fiume. Il castello fu eretto quale baluardo militare e centro di controllo del commercio fluviale. Il Museo espone le testimonianze delle varie civiltà, dal Neolitico al Medioevo, che nel tempo hanno stabilito un rapporto simbiotico con il corso d’acqua.❞
La sagoma massiccia del Castello di San Martino della Vaneza si erge nei pressi di un’ansa fluviale del Bacchiglione. All’interno dell’antico castello, costruito in prossimità del centro abitato di Cervarese Santa Croce, al confine fra i territori di Padova e Vicenza, si sviluppa un percorso museale che illustra le peculiarità di questo corridoio fluviale sotto l’aspetto geomorfologico, storico e archeologico.
Negli spazi museali sono raccolti interessanti reperti provenienti dall’alveo del Bacchiglione, disposti in due sezioni. Al piano terra spiccano due pregevoli piroghe monossili in legno di quercia, risalenti all’alto Medioevo, ritrovate dagli archeologi lungo il fiume. L’esposizione di una grande carta idrografica fornisce importanti informazioni sulle attività socio-economiche della regione e sulle dinamiche d’insediamento antropico nel contesto fluviale, segnalando i siti dove sono avvenute le scoperte.
Al piano superiore è disposta invece una ricca collezione archeologica, con un percorso di visita che va dal Neolitico all’età romana. Fra i manufatti più interessanti, troviamo spade, pugnali e punte di lancia dell’età del Bronzo, ma anche manufatti in corno di cervo e vari oggetti d’uso domestico del Neolitico (coppe e vasellame in ceramica). Per l’età del Ferro spicca un pregevole bronzetto di guerriero a cavallo, associato a un luogo di culto veneto sorto sulla riva del fiume.
Il fortilizio medievale è stato per secoli al centro di un intenso traffico commerciale legato alla navigazione sul Bacchiglione e, durante le dispute fra signorie locali, uno strategico avamposto difensivo in prossimità del corso d’acqua. Il castello, già esistente dopo l’anno Mille, venne ampliato e fortificato dai Carraresi che ne irrobustirono la possente torre; assunse quindi la funzione di porto fluviale durante il governo della Serenissima, periodo in cui funzionava in sua prossimità anche un caratteristico “mulino galleggiante”, dedito alla molitura dei cereali.
In treno: il museo si trova a circa 11 chilometri dalla stazione ferroviaria di Grisignano di Zocco, sulla linea Padova-Vicenza. Valutare la possibilità di interscambio treno + bici.
In auto: le uscite autostradali più vicine sono Grisignano di Zocco sulla A4 e Longare-Montegaldella sulla A31, dalle quali si prosegue in direzione di Cervarese Santa Croce. In alternativa, provenendo da sud sulla A13, proseguire verso Padova centro sulla SR47, quindi procedere in direzione Selvazzano Dentro - Saccolongo lungo la SR47 dir. Parcheggio gratuito a servizio del museo adiacente al Castello.
Dove mangiare:
si suggeriscono il Ristorante Pizzeria Euganeus a Montemerlo di Cervarese e il Ristorante La Corte di Trambacche, situato in un suggestivo edificio rurale nella vicina Veggiano.
Dove dormire:
si consiglia l'Agriturismo La Buona Terra, inserito nel rigoglioso contesto rurale affacciato sulle rive del fiume Bacchiglione.
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