Palazzo signorile e baluardo militare a presidio dei commerci sul Canale Battaglia
❝Sintesi mirabile tra rigorosa architettura militare ed elegante residenza signorile del Cinquecento, il Castello del Catajo domina la via navigabile su cui sorse per esercitarne il controllo: il Canale Battaglia (1201). Il fortilizio, che conserva pregevoli affreschi e simboli esoterici d’età rinascimentale, si affaccia sul Giardino delle Delizie ed è dotato di un suggestivo complesso di fontane con ninfeo.❞
In prossimità e a guardia dell’idrovia d’origine medievale del Canale Battaglia, alle pendici dei Colli Euganei si staglia maestoso il Castello del Catajo: le sue architetture richiamano al contempo le forme di una massiccia fortificazione e l’elegante silhouette di una residenza signorile. Se infatti l’aspetto esterno ha carattere decisamente più militare, i giardini sono invece quelli tipici della villa veneta di stampo Rinascimentale. Anche gli spazi interni al castello conservano splendidi affreschi del Cinquecento, opera di Giovanni Battista Zelotti, allievo di Paolo Veronese. Il ciclo di quaranta dipinti celebra le vittorie della famiglia degli Obizzi, di origine francese ma che conobbe le sue fortune nella Repubblica Veneta. Nel 1570 fu Pio Enea I degli Obizzi a stabilire la costruzione del magnifico complesso fortilizio e residenziale.
Il castello si trova in posizione strategica lungo il Canale Battaglia e ha rappresentato per secoli il fulcro di controllo della navigazione da e verso i Colli Euganei: una delle direttrici più importanti nell’ambito della navigazione commerciale interna in territorio veneto, dall’epoca medievale fino alla prima metà del Novecento. Il castello, a cui si accede attraversando uno scenografico ponte a tre arcate, presenta un lungo e arioso viale d’ingresso, che porta al Cortile dei Giganti. Qui si svolgevano le naumachie: rievocazioni delle più celebri battaglie navali, rese possibili grazie alle raffinate conoscenze idrauliche dei progettisti. Una suggestiva scalinata, ideata e realizzata per essere fruibile anche a cavallo, conduce al piano nobile e alle sontuose sale di rappresentanza. Degne di nota sono infine le peschiere situate nel Giardino delle Delizie, con diverse specie di piante esotiche, e le splendide fontane monumentali, fra cui quella dell’Elefante con ninfeo.
Nei secoli gli Obizzi arricchirono il castello con preziose collezioni di armi, strumenti musicali, dipinti e raccolte archeologiche. A inizio Ottocento Tommaso degli Obizzi, ultimo rappresentante della dinastia, lasciò tutta la proprietà in eredità a Ferdinando d’Asburgo e Maria Beatrice d’Este: le ricche collezioni furono così trasferite in altre residenze degli Asburgo in tutta Europa. Ma la storia del Catajo è intrecciata anche alle vicende della Grande Guerra. Il figlio della predetta coppia fu Francesco Ferdinando I: l’arciduca che nel giugno 1914 partì proprio dal castello del Catajo alla volta di Sarajevo, dove fu assassinato. Il resto di questa tragica storia è noto a tutti.
In treno: il Castello si trova a 1,5 chilometri dalla stazione ferroviaria di Battaglia Terme e a circa 4 chilometri dalla stazione di Terme Euganee-Abano-Montegrotto, servita anche dai treni a lunga percorrenza. Valutare la possibilità di interscambio treno + bici.
In auto: uscita Terme Euganee autostrada A13 e proseguire in direzione Battaglia Terme-Castello del Catajo.
Orari di apertura e visite:
Castello del Catajo
Dove mangiare:
si consiglia Il Ristorantino, all'interno del centro storico di Battaglia Terme, che offre ottimi piatti di cucina italiana (Via Roma 75, Battaglia Terme; tel. 348 8581703).
Dove dormire:
a breve distanza dal Castello del Catajo, ai piedi del Colli Euganei, si trova l'Hotel Millepini, dotato di Spa e piscine termali.
Escursioni in bicicletta e in barca:
Viaggiare curiosi (tel. 328 4089272; viaggiarecuriosi@gmail.com).
Noleggio biciclette:
Ronda Corse (Via Catajo 2, Montegrotto Terme; tel. 049 8910262).
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