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Museo di San Basilio e chiesetta romanica

Un’antica stazione di posta d’epoca romana nel crocevia d’intensi traffici fluviali e marittimi

La stazione di San Basilio, sorta lungo l’antica via romana che collegava Ravenna ad Adria, la via Popilia, ha avuto un ruolo di primo piano nel territorio del Delta, quale avamposto strategico sulle strade liquide che furono al centro d’intensi scambi commerciali tra il mare Mediterraneo e l’entroterra padano. Oggi un piccolo museo ne racconta la storia attraverso i preziosi reperti archeologici rinvenuti nei vicini scavi.

Il museo espone i reperti archeologici di una villa romana e di un grande villaggio frequentato fra VI secolo e V secolo a.C. da Etruschi, Greci e Veneti. San Basilio sorgeva presso il cosiddetto Po di Copparo: occupava una posizione strategica per il controllo dei traffici sia fluviali che marittimi a ridosso delle dune costiere. Le abitazioni di legno e argilla ospitavano mercanti e artigiani di diverse origini. Merci da ogni parte del Mediterraneo centro-orientale e dall'Etruria affluivano qui per essere poi smistate verso l'interno della Valle Padana. Non a caso, nel II secolo a.C., i Romani fecero transitare attraverso questo luogo un'importante via consolare, la Popilia, proveniente da Ravenna e diretta verso Adria. La località di San Basilio divenne così sede di un’importante stazione di posta, la Mansio Hadriani, intorno alla quale si concentravano diverse fattorie e abitazioni tali da costituire un vero e proprio villaggio. Le campagne di scavo effettuate dalla Soprintendenza nella Tenuta Forzello hanno individuato una serie di ambienti riferibili a una grande villa romana di campagna, più volte ristrutturata. Il museo, denominato Centro Turistico Culturale di San Basilio, ne espone i reperti più interessanti.
A fianco del museo si trova la chiesa di San Basilio, dalla semplice ma suggestiva architettura romanica. La chiesa, eretta nel IX secolo dai Benedettini di Pomposa nello stesso luogo di una precedente struttura, edificata presumibilmente tra il IV e il V secolo, è da considerarsi fra i più antichi luoghi di culto della comunità cristiana del Polesine.
Oggetto di un restauro conservativo a fine Novecento, che ne ha restituito l'originario aspetto medioevale – pressoché unico in tutto il territorio polesano – la chiesa è visitabile e ancor oggi officiata. L’edificio sacro presenta alcune interessanti curiosità storiche e tradizioni legate sia al sarcofago presente nel sagrato che a un'antica e misteriosa colonna marmorea. Sembra infatti che la colonna, sita in una nicchia accanto all'abside e più volte citata nei documenti ecclesiastici come “miracolosa”, trasudasse una sostanza oleosa in grado di conferire il latte alle puerpere. La leggenda narra che all'interno del sarcofago siano invece conservati i resti dei paladini di Francia che costruirono l'oratorio. Nel IX secolo i soldati di Pipino, figlio di Carlo Magno, passarono da San Basilio nel loro tentato assedio di Venezia.

2h

Come Arrivare

In treno: San Basilio si trova a circa 20 chilometri dalla fermata ferroviaria di Adria. Valutare la possibilità di interscambio treno + bici.
In auto: provenendo da Rovigo, seguire le indicazioni per Adria sulla SR443 e poi sulla SP45, proseguire sulla SR495 in direzione di Via Brenta Ariano/SP44 a Ariano nel Polesine; il centro turistico si trova nella piccola località di San Basilio, nel territorio di Ariano nel Polesine.

informazioni aggiuntive

Orari di apertura e visite:
Centro Turistico Culturale di San Basilio
Dove mangiare:
si consigliano il Ristorante Trattoria San Basilio (Via S. Basilio 3, Ariano nel Polesine; tel. 0426 71709), posto di fronte al Centro Culturale, e l’Agriturismo Casa Ramello, dotato anche di alcune stanze per il pernottamento.
Dove dormire:
si suggeriscono l'Agriturismo Forzello nelle immediate vicinanze, la struttura Una stanza nel Parco ad Ariano nel Polesine e l’Agriturismo Monte Scala nel territorio di Taglio di Po.
Attività escursionistiche e noleggio bici e imbarcazioni:
per escursioni in bici e cavallo e in barca fare riferimento al sito web del Parco Delta del Po.

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