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Adria e la sua riviera

Un antico porto romano al centro della mitica “via dell’ambra” e della navigazione fluviale

La città di Adria, situata in posizione strategica tra il fiume Adige, il Po e il mare, ricopriva un ruolo chiave nella complessa rete di traffici commerciali che collegavano l’entroterra padano con il mondo Mediterraneo e greco-romano attraverso un articolato sistema di navigazione fluviale. Lo storico porto di Adria fu così rilevante economicamente e culturalmente che ha dato il suo nome al mare che lo lambiva: l’Adriatico.

Le origini di Adria, le cui prime testimonianze scritte risalgono al VI secolo a.C., si intrecciano con la mitologia greca. Questa cultura ci ha tramandato dei tratti e dei dettagli unici sul territorio polesano, ritraendo in particolare il grande fiume, il Po, allora conosciuto come Eridano. In uno di questi miti si narra come la nave di Diomede, compagno di Ulisse, durante il suo viaggio di ritorno verso Itaca s’imbatté in una tempesta in alto mare e fu sospinto fino alla spiaggia Aetria (serena), ove sfociava l’antico Eridano. Secondo un altro mito, per la morte di Fetonte annegato nell’Eridano perché precipitato dal carro del sole che aveva rubato al padre Apollo, le Eliadi riversarono il loro pianto sul fiume. E a contatto con l’acqua, le loro lacrime si trasformarono magicamente in gocce d’ambra. Questa preziosa resina fossile proveniente dal Mar Baltico era al centro d’intensi traffici commerciali nel mondo greco; e Adria, posta alle foci dell’Eridano, si trovava al tempo in una posizione privilegiata per gli smerci tra nord e sud Europa. La città di Adria era al centro della via dell’ambra. L’Eridano è dunque un fiume mitologico, direttamente connesso al mondo degli Inferi, in quanto legato alla morte di Fetonte che vi precipitò annegando, ma ci tramanda anche importanti indizi sulle vie di navigazione dell’antico mondo Mediterraneo e sulle loro connessioni con tutta l’Europa continentale.
Con il passaggio di Etruschi, Greci e Romani, la città ricoprì per secoli un ruolo chiave nella rete di traffici che interessava l’Adriatico e l’entroterra padano, con scambi commerciali che comprendevano vasellame e suppellettili, derrate alimentari (cereali, oli, vini) e, oltre all’ambra, materiali preziosi come stagno e l’argento. Per comprendere la storia della città, tra i ritrovamenti più significativi v’è una pietra miliare romana: un monoblocco di pietra arenaria (conservata al Museo Archeologico Nazionale), con un’iscrizione che ricorda come Adria si trovasse sulla direttrice della via Popilia-Annia, la strada che congiungeva Rimini a Ravenna e Aquileia. Adria a quei tempi vantava un porto in cui stanziava una flotta di 50 navi pronte a solcare l’intero Adriatico.
Se dal Medio Evo non ci sono giunte testimonianze particolari, anche a causa di alcune alluvioni che sconvolsero radicalmente il territorio, altrettanto non si può dire del periodo di governo della Serenissima, durante il quale venne definita l’attuale struttura urbanistica. L’influenza veneziana si nota nei palazzi signorili, nei lunghi e stretti vicoli del centro storico, nelle riviere sul Canalbianco, e raggiunge la sua massima espressione in Piazza Oberdan, detta del “formentòn”, perché un tempo era il luogo in cui venivano contrattate le granaglie. Il quartiere di Cannaregio conserva ancor oggi una definizione tipicamente marinara. Le riviere di Adria si allungano sulle sponde di un ramo interno del Canalbianco, che scorre più a sud e fa parte dell’importante idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco che congiunge Mantova all’Adriatico. Le riviere costituivano il fulcro del commercio cittadino, poiché vi attraccavano numerose imbarcazioni usate per il trasporto di merci (soprattutto granaglie, farine, legname e carbone) fra Adria, il Delta e la Laguna Veneta. Non è un caso che proprio sulla riviera si affacci anche il Teatro Comunale, culla dell'arte adriese: imponente ed elegante edificio costruito su disegno dell'architetto Giambattista Scarpari e inaugurato nel 1935.

2h

Come Arrivare

In treno: dalla stazione ferroviaria di Adria dirigersi a piedi lungo il Viale Umberto Maddalena, oltrepassare la rotonda e proseguire su Viale Vescovado per poi continuare su Corso Vittorio Emanuele II.
In auto: dall’uscita di Boara-Rovigo Nord (A13) prendere Via dell'Artigianato e Via dello Sport in direzione di SP1 a Boara Pisani, poi seguire la Tangenziale Est/SS16 e SR443 in direzione di Via Peschiera a Adria; continuare quindi su Via Peschiera in direzione di Via Alberto Mario per raggiungere il centro.
Dalla SS309 Romea, seguire le indicazioni per Adria, imboccare la SP45 provenendo da Venezia o la SP46 provenendo da Ravenna.

informazioni aggiuntive

Dove mangiare:
si consigliano il Ristorante Enoteca Allo Scalo e l'Albergo Ristorante Molteni.
Dove dormire:
si suggeriscono il B&B La Bicocca (Vicolo Amolaretta 24, Adria; tel. 320 0113690) e il B&B Stella D’Oro (Via Antonio Buzzolla 4, Adria; tel. 347 3344670).
Attività escursionistiche e noleggio bici e imbarcazioni:
per escursioni in bici e cavallo e in barca fare riferimento al sito web del Parco Delta del Po.

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