Gli storici manufatti natanti per collegare le comunità tra opposte rive del fiume
❝I ponti mobili, realizzati tramite imbarcazioni legate e unite tra di loro, sono una delle strutture più caratteristiche e originali del Delta del Po. In un contesto geografico solcato da possenti segmenti idrici, i ponti di barche di Gorino, Santa Giulia e Boccasette servono ancor oggi per il quotidiano attraversamento del fiume. Ai viaggiatori che li percorrono, rievocano le difficoltà e fatiche necessarie a mantenere i contatti tra genti e borghi di opposte sponde.❞
Si narra che i ponti sul fiume Po venissero un tempo realizzati, almeno fino all’Ottocento, tramite sistemi di barche e chiatte legate tra loro. Si trattava infatti di un sistema più rapido ed economico rispetto ai ponti in legno, ferro o in muratura, nonché al classico “traghetto a pendolo” - quello che andava e veniva da una sponda all’altra nei tratti più ampi del fiume. Per assemblarli si allineavano le barche una di fianco all’altra fino a unire le due sponde. Si costruiva quindi una base percorribile al di sopra dei natanti e un casello per riscuotere il pedaggio e coprire i costi di costruzione e manutenzione. Nel Novecento, per motivi di sicurezza, i ponti di barche vennero progressivamente dismessi e sostituiti da ponti in cemento armato.
Nel Delta sopravvivono tuttavia ben tre pregevoli esemplari di ponti di barche, tuttora indispensabili per gli spostamenti quotidiani fra alcune comunità rivierasche. Il ponte di barche più conosciuto è probabilmente quello che collega Gorino Veneto a Gorino Ferrarese: un’infrastruttura sul Po di Goro che unisce contemporaneamente la Provincia di Rovigo con quella di Ferrara e la Regione Veneto alla Regione Emilia-Romagna. Meno celebre ma più lungo e suggestivo è il ponte di barche di Santa Giulia, che fu costruito con natanti in cemento risalenti agli anni Venti del Novecento per unire le sponde opposte del Po di Gnocca. Non molti anni dopo la sua inaugurazione, a causa delle grosse piene e dei detriti che si accumularono tra un’imbarcazione e l’altra, il ponte si staccò dai piloni di sostegno perdendosi in mare. Per circa due anni a Santa Giulia tornò attivo il “passo”, ovvero il tradizionale servizio di traghetto tra una sponda e l’altra. Agli inizi degli anni Ottanta del Novecento il ponte di barche fu ricostruito, prevedendo però la possibilità di aprire l’infrastruttura in due parti, in modo da lasciar defluire le grosse fiumane che ancor oggi, in certi periodi dell’anno, giungono qui improvvise e devastanti. Di più recente costruzione (in attività dal 2005) e ancora poco conosciuto v’è, infine, il ponte di barche che collega la sponda sinistra del Po di Maistra, nel territorio di Porto Viro, con la località Boccasette di Porto Tolle sull’isola di Ca’ Venier, in un luogo particolarmente interessante e suggestivo.
Valicare e ripercorrere questi antichi ponti mobili è un’esperienza affascinante, che induce a riflettere e a confrontarsi con le avversità e i pericoli insiti negli antichi attraversamenti fluviali, così come con la difficile arte di costruire ponti. Un’arte da cui deriva, nell’antica Roma, il titolo e la carica massima di pontifex (in origine attribuita solo a chi era in grado di costruire ponti per valicare fiumi poi, per antonomasia, a re e imperatori), ancor oggi tramandata dalla figura del Papa, chiamato anche “Pontefice”.
In treno: i ponti di Gorino e di Santa Giulia si trovano a circa 35 chilometri dalla stazione ferroviaria di Loreo, mentre il ponte di Boccasette dista 30 chilometri dalla stessa fermata.
In auto: provenendo da Venezia sulla SS309 Romea svoltare a destra dopo il centro abitato di Taglio di Po in direzione Porto Tolle prendendo la SP38, quindi, prima di giungere in località Ca' Tiepolo, deviare sulla sinistra imboccando la SP66 per raggiungere le località di Gorino Veneto e Santa Giulia. Provenendo da Ravenna sulla SS309 Romea, svoltare a destra in direzione Porto Tolle dopo il ponte sul Po di Goro (SP63) fino ad immettersi nella SP38 e imboccare quindi la SP66 per raggiungere Gorino Veneto e Santa Giulia. Per giungere in località Boccasette è possibile seguire lo stesso itinerario senza deviare per la SP66, proseguendo lungo la SP38 fino a Ca' Tiepolo e svoltando quindi in Via B. Buozzi (indicazioni "Isola di Ca' Venier - Spiaggia Boccasette); oltrepassato il ponte sul Po di Venezia deviare quindi a destra seguendo le indicazioni per Boccasette.
Dove mangiare:
si consigliano il Ristorante Osteria Arcadia e Ristorante Il Bilancione (Via Bacucco 17, Ariano nel Polesine; tel. 333 1798064), nella zona di Santa Giulia.
Dove dormire:
si suggeriscono il Rifugio Natura e l’Azienda Agrituristica Ca’Lattis, lungo le sponde del Po di Gnocca, in prossimità dei ponti di Gorino e Santa Giulia.
Attività escursionistiche e noleggio bici e imbarcazioni:
per escursioni in bici e cavallo e in barca fare riferimento al sito web del Parco Delta del Po.
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