Quando l’argilla del fiume diventa musica: un esempio di artigianato unico nel suo genere
❝Le argille trasportate dalle acque dei fiumi e lavorate dall’uomo possono diventare giochi, arte, musica. Nell’isola di Ariano una famiglia è diventata depositaria di una tradizione secolare legata all’artigianato locale, quella delle “ocarine”: curiosi strumenti musicali di terracotta di svariate forme e colori. L’origine di questi “flauti globulari” è molto antica e riprende miti e leggende legati ai quattro elementi fondamentali: aria, acqua, terra e fuoco.❞
Gli abitanti del Delta hanno dimostrato nei secoli di possedere un legame molto stretto con il fiume e questa prerogativa si è estrinsecata anche nelle produzioni dell’artigianato locale. Infatti, fino ad alcuni decenni fa, i ragazzi e gli adulti del Delta erano soliti maneggiare il "tivaro", il nome dialettale dell'argilla, creando oggetti da utilizzare come giocattoli o come suppellettili e, nella loro massima espressione artistica, come strumenti musicali. Seguendo questa consuetudine, le mani sapienti degli artigiani diedero vita alle cosiddette "ocarine" (nel dialetto locale "ocarina" è tutto ciò che è di terracotta e suona), a forma di gufi, anatre, gabbiani o personaggi di fantasia. La creazione di questi oggetti è strettamente legata ai quattro elementi: la terra, materiale primo per la creazione; l’acqua, necessaria per plasmare la terra; il fuoco, indispensabile per la cottura; l’aria, senza la quale lo strumento a fiato non avrebbe vita.
Nell’Isola di Ariano, territorio delimitato dai principali rami del Po, vive una famiglia che è diventata ormai un'istituzione nell'area del Delta: lavora l’argilla da quasi un secolo, creando ocarine e fischietti dalle forme curiose - dei veri e propri “gioielli” di terracotta. Negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso la passione della famiglia Fecchio divenne sempre più coinvolgente, finchè, nel marzo del 2010, in concomitanza con il centesimo compleanno del capostipite, il signor Idelmo, venne inaugurata una sorta di museo-collezione, volta a raccogliere i molteplici oggetti plasmati manipolando l'argilla e conservati negli anni come veri e propri cimeli di famiglia.
Grazie a un finanziamento dell'Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po è stato creato un percorso espositivo multidisciplinare, di carattere didattico-musicale, dotato di teche e pannelli illustrativi. A completamento del percorso, per chi lo desidera, è possibile partecipare a un laboratorio di attività manuale, guidati passo dopo passo dalla passione del signor Benvenuto, che oggi accoglie chiunque voglia creare la propria “opera d'arte" con le argille del più grande fiume d’Italia.
In treno: il Museo dista circa 17 chilometri dalla stazione ferroviaria di Loreo (linea Adria–Chioggia).
In auto: sulla strada SS309 Romea prendere lo svincolo in direzione Ariano nel Polesine e seguire la SP38 in direzione via Veneto Rivà, svoltare a sinistra e proseguire in via San Basilio/SP82 per circa 600 metri, quindi seguire Via Piemonte prima e Via Bologna poi tenendo la destra, fino alla destinazione.
Orari di apertura e visite:
Museo l'Ocarina del Po
Dove mangiare:
si consigliano il Ristorante Country House (Via Pilastri, 5600 Corbola; tel. 333 2765431) e il Ristorante Il Gallo Nero (Via Dante Alighieri 73, Taglio di Po; tel. 348 8543080).
Dove dormire:
si suggeriscono il B&B Antico Delta e l'Agriturismo Monte Scala.
Attività escursionistiche e noleggio bici e imbarcazioni:
per escursioni in bici e cavallo e in barca fare riferimento al sito web del Parco Delta del Po.
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