I.C. Italo Calvino di Jesolo
Scuola Secondaria di primo grado “Michelangelo”
La fontana di piazza 1° Maggio è di recente concezione, è stata progettata per decorare la piazza, quando, all’interno di un ampio programma di recupero del centro storico di Jesolo, è diventata pedonale.
Le due fontane, la fontana est e la fontana ovest, di forma allungata, ricordano, con il loro orientamento, attraverso un gioco di acqua e luci, il corso d’acqua che originariamente attraversava la piazza. Fino ai primi anni di questo secolo, l’attuale piazza 1° Maggio veniva attraversata dal fiume Piave. Dopo la deviazione del corso del Piave, oggi è il fiume Sile a sfiorare, in maniera superficiale, le estremità della piazza.
Vista dall’alto, la fontana ha la forma di una nave e una delle parti della fontana (quella ovest), richiama l’anfiteatro presente alla fine della piazza. All’interno della fontana sono state inserite due colonne della basilica di S. Maria Maggiore del VII sec. d.C. provenienti dai vicini scavi archeologici di via delle Antiche Mura, allo scopo di creare un legame tra la città storica e quella contemporanea.
Fontana di Piazza I° maggio, Jesolo.
Targa esplicativa dei reperti.
Foto area di Piazza I° maggio.
Localizzazione territoriale del centro storico di Jesolo rispetto al fiume Sile, le principali strade e l'argine lagunare.
Localizzazione territoriale del centro storico di Jesolo rispetto al fiume Sile, le principali strade e l'argine lagunare con definizione del corso del canale Cavetta, poi interrato negli anni 20.
Rappresentazione del centro storico rispetto all'asse della chiesa e all'andamento del fiume.
Inserimento urbanistico della fontana e dell'arena nel tessuto urbano. Rappresentazione del centro storico rispetto all'asse della chiesa e all'andamento del fiume.
Salto nel tempo: rappresentazione della forma dell'antico Centro Storico di Jesolo rispetto alla morfologia del fiume, della fontana e dell'arena.
L’idea nasce nel 1964, a seguito dell’ampliamento della chiesetta dedicata a Cristo Re, dove fu posta momentaneamente una statua dedicata alla Madonna.
Si narra che quando alcuni elettricisti andarono ad allacciare la linea elettrica, il Parroco chiese loro se volevano la statua.
La risposta fu un sì.
Successivamente l’immagine fu donata ad una signora anziana inferma che, prima di morire, volle che la stessa fosse restituita al donatore.
Nel maggio 1987, un amico di uno degli elettricisti chiese all’allora cappellano di Jesolo di portare l’immagine sacra nella vecchia cattedrale detta Antiche Mura che un tempo era dedicata a Santa Maria Maggiore.
Nacque quindi l’idea di innalzare un monumento sopra il bunker costruito dai tedeschi durante la Grande Guerra, ma le autorità competenti non vollero.
Nei primi anni 2000 vi fu un incontro tra i parroci di Jesolo e il sindaco pro tempore Francesco Calzavara per promuovere la realizzazione di un monumento dedicato alla Madonna ed il progetto venne poi portato in Giunta.
Ottenuta l’approvazione, si scelse quindi il luogo per l’edificazione del monumento e per la statua ci si affidò allo scultore locale Sergio Dalla Mora. Il blocco di marmo di ben 13 tonnellate arrivò a Jesolo da Lasa (BZ).
I lavori iniziarono nel mese di febbraio 2007 e durarono 3 anni. La statua è alta 3,25 metri e ha un peso di circa 8,5 tonnellate.
Il progetto, opera dell’arch. Devis Rampazzo, è nato con lo scopo di valorizzare la statua della Madonna rendendola ben visibile ed al contempo inserendola nel contesto in cui è collocata, il parco dei Cigni, lungo l’ansa del fiume Sile.
Alla vista, con i giochi d’acqua inseriti nella costruzione, sembra quasi che la Madonna galleggi sulla superficie.
Vista della fontana.
Dettaglio della costruzione
I.C. Italo Calvino di Jesolo
Scuola Secondaria di primo grado “Michelangelo”
Classi:
1A (A.S. 2017/2018)
Docenti referenti:
prof.ssa Pina Falcone
prof. Marco Costa
Materiale realizzato per il sito www.fontaneitaliane.com