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INAUGURATO A MEOLO NUOVO PERCORSO DIGITALE DEL WATER MUSEUM OF VENICE: LA SIMBIOSI UOMO-AMBIENTE DIVENTA UN TOUR

La simbiosi perfetta tra uomo e Natura può esistere, e il Bosco Belvedere di Meolo, da oggi definitivamente riqualificato e perfettamente fruibile, ne è la conferma.

Area di rimboschimento di 18 ettari nata nel 1998 con la messa a dimora di 34mila alberi e arbusti, il Bosco Belvedere ospita attualmente un impianto di depurazione delle acque reflue urbane di Piave Servizi e un EcoCentro comunale gestito da Veritas. Le indagini ambientali condotte nell’ambito del progetto di valorizzazione dell’area, portato avanti da Piave Servizi insieme al Comune di Meolo ed altri Enti del territorio, hanno verificato che il Bosco non subisce “stress” causati dalle strutture impiantistiche presenti al suo interno, entrambe ad alta vocazione ambientale, ma costituisce al contrario un modello virtuoso replicabile di “simbiosi ambiente /impianto”.

Una simbiosi che si concretizza ad esempio nella compensazione dell’impronta di carbonio prodotta dalle strutture grazie alla capacità di riassorbimento naturale del Bosco, che riceve in cambio un beneficio ambientale dal rilascio di effluenti depurati e la raccolta controllata di rifiuti urbani, o nella prosperità del verde grazie all’acqua depurata dall’impianto di Piave Servizi, cui il Bosco attinge.

Flora e fauna sono state censite e analizzate da un Comitato Scientifico dedicato, che ha evidenziato che il Bosco, seppur di origine artificiale, ha una sua maturità, stabilità e biodiversità consolidata. Il Bosco risulta quindi un’area naturalistica in cui aspetti ambientali, paesaggistici e storico – culturali si intrecciano, un prezioso esempio di patrimonio naturale legato alla tutela della biodiversità e agli obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Un esempio positivo di convivenza tra biodiversità e attività antropiche che è bene raccontare: nasce così un vero e proprio percorso digitale geo-referenziato che, tramite un'audioguida scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone per mezzo di un QR code, accompagna il visitatore proponendo anche approfondimenti, video e interviste nei vari punti del percorso. L'itinerario è stato inserito nella più ampia piattaforma digitale del Water Museum of Venice per facilitarne la diffusione.

“In questi giorni le problematiche legate al comparto del turismo e la necessità di rivedere il settore caratterizzano molti dei dibattiti televisivi. Il futuro del turismo sarà lontano dalle logiche di massa e sempre più protagonista sarà l'elemento tecnologico e digitale per valorizzare al meglio la fruizione dei territori”, sottolinea Eriberto Eulisse, Direttore del Centro Internazionale per la Civiltà dell’Acqua Onlus, autore dell’audioguida digitale sul Bosco Belvedere. “Mentre si delinea la necessità di rafforzare un turismo locale sempre più attento alla scoperta di stili di vita più sani oltre che culturalmente appaganti, il percorso digitale georeferenziato del Bosco Belvedere si presta a diventare uno dei modelli per valorizzare gite e percorsi naturalistici ‘fuori porta’ sempre più ricercati”.

Piave Servizi ha infine ideato un percorso didattico, “A spasso con Tina”: un percorso tra il reale e il virtuale, una storia nata per raccontare con la voce della goccia d’acqua Tina la profonda vocazione ecologica dell’impianto ai più piccoli, puntando alla promozione di un turismo ambientale rispettoso.

“Ancora una volta il gioco di squadra si rivela fondamentale – afferma il Presidente di Piave Servizi, Alessandro Bonet -: siamo riusciti ad invertire i valori in campo, trasformando un’area di degrado in un’eccellenza, un modello replicabile sia dal punto di vista ambientale, che turistico. Ora inizia un nuovo capitolo, per il quale punteremo ad una fruizione intelligente, oculata e tutelata del Bosco, coinvolgendo in primis le nuove generazioni, alle quali bisogna raccontare che i temi legati all'ambiente, alla sostenibilità ed all'eredità che le imprese devono e possono lasciare alla comunità sono le vere sfide non di domani, ma del presente”.

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