NUOVE OPPORTUNITÀ PER LA VALORIZZAZIONE DEL PARCO DEL DELTA DEL PO
di Domenico Letizia
Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza il governo ha inserito, tra i 14 progetti strategici come grandi attrattori culturali e ambientali, il Parco del Delta del Po. Sarà sostenuto con 55 milioni di euro. Non nasconde la propria soddisfazione l’Assessore al Territorio della Regione Veneto Cristiano Corazzari: «Sicuramente è un risultato importante per tutta l’area deltizia, che è una delle aree umide più grandi e pregiate d’Europa. Il territorio è suddiviso nel Parco regionale del Veneto e nel Parco regionale dell’Emilia Romagna e possiamo vantare, come Regione del Veneto, un’area naturalistica eccezionale”. “Questo risultato è il frutto del lavoro, svolto in clima di grande collaborazione, tra il presidente Luca Zaia e il ministro della Cultura Dario Franceschini. Abbiamo già costruito una serie di progettualità sulle quali investire. Siamo certi che queste risorse potranno dare una spinta formidabile allo sviluppo turistico di tutto il Delta del Po, alla valorizzazione ambientale e naturale. Soprattutto ci sarà una particolare attenzione per le popolazioni residenti, per le attività umane presenti in loco, in particolar modo quelle legate alla pesca e all’agricoltura, che sono un punto di riferimento economico e di sostenibilità ambientale”, ribadisce l’Assessore. Le attività umane legate all’acquacoltura e alla pesca professionale nelle zone umide del Parco del Delta del Po sono ammesse e favorite perché hanno una grande importanza economica e occupazionale e sono, in alcuni casi attività a forte valenza storica e tradizionale.
Nel comprensorio deltizio sono inserite diverse tipologie di acque.
Le lagune sono i bacini di acque dolci, salmastre o salate, la cui comunicazione con il mare è data da un’ampia apertura che permetta il flusso e riflusso delle maree. Vi sono poi le Valli interne in libera comunicazione con il mare: sono quei bacini che risentono dell’influsso delle maree attraverso i canali.
La pesca dunque, intesa come ogni azione tesa alla cattura di specie ittiche, tutela, valorizzazione del territorio che si differenzia per tipologia: la pesca professionale, e con essa la raccolta di molluschi, e la pesca sportiva. Una tradizione e un patrimonio liquido da valorizzare con estrema attenzione.
I numerosi progetti legati alla tutela e conoscenza della Pesca del Parco del Delta del Po sono un patrimonio da conoscere e diffondere. I patrimoni naturali e culturali (tangibili e intangibili) legati agli usi storici dell’acqua sono al centro del progetto del Water Museum of Venice per conferire ai paesaggi dell’acqua più significativi del nostro territorio una maggiore visibilità a livello internazionale. Il Water Museum of Venice mira a valorizzare, in questo contesto, la tradizione del mondo ittico d’acqua dolce e l’acquacoltura del Delta del Po per promuovere nuovi modelli di sostenibilità, tutela e innovazione su scala mondiale.
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