LA SACCA DEGLI SCARDOVARI E LA MILLENARIA TRADIZIONE DELL'ACQUACOLTURA
di Domenico Letizia
La Sacca degli Scardovari, in provincia di Rovigo, è un ambito lagunare che ben si presta all’acquacoltura: la prima cooperativa di pescatori risale già al 1936. Attualmente, la produzione di cozze, vongole e ostriche provenienti da questa zona è una realtà consolidata, che coinvolge molti operatori e aziende familiari: il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine conta circa 1500 lavoratori e ciò lo rende la più grande azienda, in termini occupazionali, dell’intera provincia di Rovigo.
La qualità del prodotto è strettamente collegata alla particolarità della zona d’origine, che presenta caratteristiche uniche e peculiari, consentendo livelli di produttività e reddito molto elevati.
Concorrono a questa produzione di eccellenza i fattori climatici (le condizioni meteorologiche, la radiazione solare, la temperatura media annuale dell’acqua), i fattori idrodinamici (il particolare mix di correnti in laguna, la torbidità, gli apporti fluviali, le maree) e i fattori biotici, come le interazioni con le comunità di organismi esistenti in laguna.
L’attività di acquacoltura effettuata in questa zona, che è tra le più importanti d’Italia, si fregia della presenza di due specie autoctone di grande pregio, ovvero la Cozza di Scardovari DOP e l’Ostrica Rosa “Perla del Delta”, allevata con un sistema innovativo che simula, grazie a una tecnologia implementata con pannelli solari, le maree atlantiche dei mari nordeuropei.
La Sacca degli Scardovari è uno dei paesaggi più riconoscibili e caratteristici del Delta del Po: un ampio bacino che si estende per diversi chilometri nell’entroterra, affacciato sul mare e interessato dalla presenza delle tipiche cavàne dei pescatori (case costruite e sospese sull’acqua tramite palificazioni). Scardovari è la frazione più importante a livello economico del Comune di Porto Tolle, da cui dista circa 15 chilometri.
Il suo nome deriva dalla “scardova” (o scardola), un pesce molto abbondante in zona verso la fine del Settecento.
Grazie al lavoro di censimento, analisi e monitoraggio del Water Museum of Venice, il paesaggio e il territorio della Sacca degli Scardovari è stato promosso e valorizzato in tutto il mondo. La Sacca degli Scardovari è composta da un vasto specchio d’acqua compreso tra le foci del Po di Gnocca e il Po delle Tolle. Per l’articolata conformazione idrogeologica, si tratta di un ambiente ideale per la proliferazione e la coltivazione di cozze, vongole e ostriche, che qui trovano uno dei luoghi di più intenso allevamento. La sacca, separata dal mare da lidi sabbiosi, sorge in uno degli scenari paesaggistici più affascinanti del Delta.
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