Water Museum of Venice Water Museum of Venice Global Network

DALL'ACQUA LA SALVEZZA DEL MONDO

di Domenico Letizia


Intensificare la valorizzazione e la tutela del paesaggio ha un valore aggiuntivo se ad una visione etica del turismo aggiungiamo la conoscenza di un bene fondamentale per tutti gli esseri umani, quale è l’acqua. Lo studio e l’approfondimento scientifico del territorio va inserendosi all’interno di meccanismi di tutela, educazione ambientale e con una metodologia tesa alla riduzione dei consumi. Turismo slow, arte, cultura, prodotti locali e sviluppo sostenibile si coniugano alla perfezione nei patrimoni di civiltà dell’acqua del Veneto che oggi aderiscono alla rete del Water Museum of Venice. Un museo “digitale e diffuso” realizzato dal Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua onlus che, grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo  ha già trovato l’adesione di oltre 60 fra patrimoni idraulici, musei fra Padova e il Delta del Po. Sono due gli eventi in programma nel mese di marzo, a Padova e Adria, per presentare le ultime attività realizzate dal Water Museum of Venice, tra cui itinerari digitali, video interviste, attività di comunicazione e promozione a livello regionale e nazionale (materiali disponibili dalla piattaforma www.watermuseumofvenice.com). Il Water Museum of Venice aderisce alla Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua, che ha già ottenuto il prestigioso riconoscimento di “iniziativa UNESCO” da parte del Consiglio Intergovernativo dell’UNESCO-IHP (International Hydrological Programme). Pertanto a Padova e Adria verranno discussi i temi della valorizzazione dei patrimoni idraulici storici connessi allo sviluppo sostenibile: temi al centro di un dibattito internazionale promosso dall’UNESCO. Il primo incontro si terrà a Padova il giorno 28 Marzo alle ore 15,00 presso l’Orto Botanico dell’Università di Padova (via Orto Botanico 15). Partecipano all’incontro l’assessore del Comune di Padova, Andrea Colasio, e Barbara Baldan, Prefetto dell’Orto Botanico dell’Università di Padova, oltre alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Il direttore del Centro Civiltà dell’Acqua, Eriberto Eulisse, presenterà le ultime attività del Water Museum of Venice collegate alla Rete Mondiale UNESCO dei Musei dell’Acqua. Nel corso dei lavori sarà inoltre presentato da Carlo Mazzanti l’ultimo numero della Rivista di Geopolitica “Atlantis” che raccoglie un Dossier esclusivo di trenta pagine dedicato ai musei dell’acqua. Successivamente è prevista una tavola rotonda con corrispondenti di RadioAtene e Oscar Zampiron, per condividere la programmazione delle future attività della rete patavina, con un Focus Group volto allo sviluppo di un network strategico, d’impatto locale e internazionale. Il giorno successivo, 29 Marzo, presso la Sala della Giunta Comunale del Comune di Adria si terrà alle ore 15,00 un incontro sullo stesso tema, focalizzato però sulla neonata Rete del Delta aderente al progetto. Parteciperanno il Sindaco Omar Barbierato e l’assessore Andrea Micheletti, il Commissario del Parco Regionale Veneto Delta del Po Giovanni Viti e un rappresentante della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Infine è prevista una tavola rotonda, moderata da un redattore di RadioAtene e Sara Bianchi, per condividere la programmazione delle future attività della rete patavina. Obiettivo del Water Museum of Venice è far conoscere e promuovere le testimonianze più significative dei frammentati patrimoni e “universi liquidi” di Civiltà dell’Acqua delle Tre Venezie per costruire un futuro più sostenibile. Tramite un museo “virtuale” ma capillarmente “diffuso” nel territorio, volto a mettere in rete le istituzioni e i soggetti che gestiscono i patrimoni storicamente plasmati dall’acqua e dall’uomo in linea con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Il Water Museum of Venice rappresenta, in tal senso, una sfida per costruire un futuro migliore. Da un lato quello che emerge dalle ricerche del Water Museum è la necessita di mettere una “nuova cultura dell’acqua” al centro di ogni approccio progettuale sui fiumi in ottica transdisciplinare; dall’altro è necessario sostenere maggiormente le azioni educative rivolte alle nuove generazioni a tutti i livelli, confermando nuovi ruoli e funzioni ai Musei dell’Acqua su scala globale. L’UNESCO, come Agenzia specializzata delle Nazioni Unite per l’educazione, è incaricata di indirizzare e coordinare l’impegno a favore dell’Educazione nell’Agenda 2030, un programma globale per eliminare la povertà attraverso i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs).  “Va detto che le stime delle Nazioni Unite prevedono che nel 2030 quasi la metà della popolazione mondiale vivrà in territori considerati ad elevato stress idrico. Purtroppo ogni risorsa scarsa genera appetiti e conflitti”, scrive e ribadisce Emanuele Bompan, coautore del volume “Water grabbing. Le guerre nascoste per l’acqua nel XXI secolo”. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, a causa della scarsità di acqua pulita e di reti idrico-fognarie, ogni giorno muoiono circa mille bambini di età inferiore ai cinque anni. Le problematiche, le controversie giuridiche e i conflitti per l’approvvigionamento di acqua riguardano tutto il mondo. Come essere operativi anche in ambito internazionale? Durante la recente riunione della Conferenza annuale della Confederazione Svizzera è stata dedicata estrema attenzione all’importanza di una nuova visione diplomatica alla gestione dell’acqua e del patrimonio liquido: la denominata “idro-diplomazia”. Emerge la fondatezza di visioni, azioni giuridiche che colleghino geopolitica, economia, sociologia e scoperta storica attraverso la diffusione del Global Network of Water Museums. Grazie al Programma Idrologico Internazionale dell’Unesco e al Global Network of Water Museums si pone sempre più l’attenzione sulle priorità dell’attualità e sulle sfide per gestire meglio i fiumi del pianeta e le risorse idriche a disposizione, tutelando maggiormente gli ecosistemi.

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